Documentare a scuola, ne parliamo in Università

Documentare a scuola, ne parliamo in Università 

Martedì 11 aprile 2017, nella Sala Allara del Rettorato dell’Università di Torino, è stata presentata a cura di Manuela Ravecca la relazione su La restituzione biografica, una buona pratica per documentare a scuola.

L’incontro è avvenuto nell’ambito del Seminario Scrittura e documentazione in ambito pedagogico organizzato dall’Università degli Studi di Torino, Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria.

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

L’incontro sulla Documentazione era rivolto al personale tutor che affianca i futuri insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria nei tirocini obbligatori per il loro corso di studi. La sensibilizzazione alla documentazione è pratica indispensabile sia per la stesura della relazione di fine tirocinio sia per la futura pratica professionale.

Dopo un iniziale inquadramento metodologico sulla pratica delle restituzione biografica, sono stati presentati differenti esempi di documentazione biografica di buone pratiche educative, realizzati nei servizi rivolti all’infanzia dei Comuni di Torino, Roma e Cesena e in contesti educativi extrascolastici.

Particolare importanza è stata data alla relazione biografica la cui costruzione si cura durante il laboratorio di scrittura di documentazione. La relazione biografica diviene contesto fondamentale allo sviluppo di tutto il percorso successivo e consente di trasformare la documentazione e i suoi prodotti in doni di documentazione. Nel gruppo di lavoro attraverso un ludico scambio delle parti si recupera la dimensione dell’ascolto reciproco, della narrazione, della scrittura e infine della restituzione, riappropriandosi del piacere della gratuità del dono.

Per coloro che desiderassero approfondire i contenuti dell’incontro ed avvicinarsi alla pratica della restituzione biografica in ambito scolastico è possibile visionare la scheda del laboratorio di riferimento sui Doni di documentazione presente sul sito www.restituzionibiografiche.it

Per ulteriormente avvicinarsi e comprendere gli aspetti innovati della pratica della restituzione biografica è possibile leggere il testo dedicato nello specifico alla documentazione biografica:

Ravecca Manuela (2013), Narrazioni d’opera: una pratica di scrittura per la documentazione educativa, Spaggiari Editore, Parma.

 

 




Le Restituzioni biografiche a Roma

Le Restituzioni biografiche a Roma

I doni di documentazione

Ritornano a Roma le Restituzioni biografiche.

Il progetto si rivolge ad insegnanti, educatrici e coordinatori dei servizi educativi e scolastici romani ma non solo.

Le Restituzioni biografiche sono pensate per tutti coloro che desiderano far memoria delle proprie buone pratiche professionali.

Le Restituzioni biografiche attraverso la realizzazione di Doni di Documentazione riescono a favorire la narrazione e la definizione del proprio sapere professionale.

Le Restituzioni biografiche consentono di acquisire una tecnica e una pratica con la scrittura al fine di saper esprimere meglio il proprio sapere, farlo conoscere e condividerlo con gli altri. Nello stesso tempo i facili esercizi che vengono proposti durante gli incontri avvicinano ai racconti degli altri. Si rende così possibile un facile confronto e uno scambio ogni volta differente e sorprendente.

Il percorso si articola in due fine settimana di incontri, narrazioni, scritture, letture ora all’aperto lungo il litorale romano ora in luoghi scelti per favorire e accompagnare lo svolgersi del percorso, ciascuno diverso e speciale per ogni componente del gruppo.

Per chi volesse saperne di più…

puoi leggere l’articolo pubblicato sulla Rivista Bambini nel giugno 2016.

puoi leggere la breve restituzione presente sul sito  Il racconto di chi ha partecipato

 




Vuoi scrivere al mare? un laboratorio per te

Vuoi scrivere al mare?

Un laboratorio per scrivere pensato per te.

Da sempre desideri scrivere.

Ami il mare, magari la mattina presto, pochi passanti, suoni e rumori naturali, la risacca ti porta lontano e affiorano pensieri, idee, sogni, la voglia di scrivere…

Un taccuino, un luogo tranquillo dove, posare e riposare le parole, custodirle per sé. Un domani chissà per condividerle con chi ami, con chi ne è curioso, con il mondo intero.

Non sai da dove cominciare, come riprendere a scrivere o iniziare a riempire quel foglio bianco.

Ti piacerebbe iniziare con altri, che come te desiderano mettersi al prova, senza fretta. Insieme è più facile. Scrivere è un po’ come organizzare un viaggio, attraversare una nuova esperienza, assaporare un gusto nuovo.

Stiamo pensando a dei nuovi laboratori di avvicinamento alla scrittura in un luogo speciale.

Una sorpresa, un luogo che già per molti è luogo di ispirazione e generazione creativa.

Se sei interessato, lascia i tuoi dati nella pagina contatti o scrivici direttamente a normandia11@alice.it .




NExsT si racconta

NEsxT si racconta

INDIPENDENT ART FESTIVAL dal 27 ottobre al 6 novembre 2016 – Torino

Veramente molto interessante e affascinate il progetto NEsxT.

Siamo accolti in un appartamento bianco in via Alessandria e gentilmente siamo introdotti a questo percorso di scoperta di nuove anime e pensieri artistici che popolano la nostra città.

Come non rimanere affascinati dai tenui ed insieme intensi acquarelli di Ernesto Leveque e dalla parole che corrono lungo fili invisibili che raccontano le nostre, a volte forsennate, navigazioni in rete di Enzo Bodinizzo. E poi, la calda bobina di lana lavorata a maglia di Liliana Macario. Ricordi d’infanzia incalzano come quando ancora le matasse si srotolavano aiutando le vecchine ponendo le nostre mani a paletta come due piccoli parti di un umano arcolaio.

20161031_105908   20161031_110105   20161031_105932   20161031_105830

Rete (NET), nido (NEST) e futuro (NEXT): queste le tre anime di NESXT, che debutta a Torino durante la settimana delle arti contemporanee, il prossimo Novembre 2016, con una prima edizione manifesto.

ll progetto NESXT è un network internazionale rivolto alla produzione artistica e culturale indipendente informata da criteri di ricerca e innovazione: spazi no profit, collettivi, artist run spaces, associazioni e altre declinazioni.

Scarica la mappa per vedere le sedi espositive coinvolte.




Melisirio – testo finalista allo SCRIBA Festival di Bologna

MELISIRIO

allo SCRIBA Festival di Bologna

Ancora pochi giorni per partecipare all‘edizione 2016 dello SCRIBA Festival della scuola di scrittura di Carlo Lucarelli. Molte le possibilità di partecipazione. Il tema quest’anno è il viaggio declinato in sette sezioni: letteratura, bagaglio, souvenir di viaggi, luoghi inventati, musica, foto, cinema.

L’iscrizione è gratuita e tutti possono partecipare. Il termine per inviare via mail i testi è il 6 novembre 2016. Tra i vincitori delle sette sezioni verrà estratto un viaggio!

Vi lascio con un mio testo che arrivò in finale nell’edizione 2014 per la categoria COCKTAIL di fantasia, vincendo il secondo premio. Il cockatil Melisirio fu effettivamente realizzato durante la serata finale di premiazione a cura di un famoso barman bolognese ed oltre ad essere bevibile era … molto buono!

Magia della fantasia.

Se volete assaggiarlo…

Melisirio
XVI secolo, di probabile origine fiamminga, l’uso era diffuso tra i monaci ebaziani.

Prendi un fiocco di neve e una goccia di menta,
aggiungi radice di zenzero e una mela mai spenta, poi zucchero nero e sale di un pizzico,
mescola il tutto nel bricco sul fuoco del luogo.
E poi, aspetta, senza fretta, aspetta, scarpetta, aspetta, disdetta.
Si rapprende, si spegne, si fredda.
Nel mortaio si sbriciola, di polvere soffice, vola impalpabile,
bruna di caramello, rossa da fornello.
Ora sbatti veloce, nell’alcool che brucia si fonde,
nel ghiaccio si rompe, sorseggia di gusto
è Melisirio, il giusto.

La ricetta è quasi segreta, rimane questo breve scritto ritrovato nel monastero di Armamy al fianco di una tomba forse di un monaco, pergamena arrotolata insieme ad altre sbiadite. Il Melisirio sembra portasse sollievo e piacere nelle lunghe ore notturne dedicate alla preghiera e alla penitenza.
Gli si riconoscono, per averne sperimentato gli effetti, poteri di chiaroveggenza ed esaltazione mistica e forse proprio a Melisirio sono stati dedicati i versi oscuri e criptici, altrimenti incomprensibili, ritrovati scolpiti con ardore sulle pietre più antiche del monastero scuro “de melisirium maximum gaudium est ab secundo otre pacere et godere lumen verum est veritas divina”.

Melisirio
il cocktail che ti conduce al vero
se il cuore avrai
di attraversarne il mistero

 

Condividi questo articoloShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on PinterestEmail this to someone