Sabato 20 maggio 2023. Ludoscritture. Un corso on line per tutti e per tutte

Giochiamo con le parole: le ludoscritture.

Procede la piacevole e proficua collaborazione della Scuola di Narrazione Melisirio con la piattaforma formativa Percorsi formativi 0/6, un importante portale nazionale dedicato principalmente, ma non solo, alle insegnanti e agli educatori dei servizi della prima infanzia.

L’incontro Giochiamo con le parole: come animare un incontro di gruppo con le ludoscritture si svolgerà on line sabato 20 maggio dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

Un incontro ludico e formativo che si pone l’intento di offrire strumenti utili e divertenti per facilitare le attività educative e didattiche. Le ludoscritture sono giochi di parole che permettono di divertirsi scombinando le consuete regole sintattiche della scrittura e regalando simpatiche sorprese a chi le pratica.
Quello che sperimenteremo insieme durante l’incontro potrà essere utile per arricchire il vostro bagaglio di strumenti e tecniche concentrando le proposte su alcune ludoscritture molto utili e divertenti per animare incontri di gruppo.

La modalità di lavoro sarà laboratoriale e interattiva per consentire a tutti e a tutte di partecipare attivamente alla scoperta delle ludoscritture e alla loro realizzazione.

La proposta si rivolge ad insegnanti, educatrici, educatori, coordinatrici, coordinatori, pedagogisti, genitori, studenti universitari e naturalmente a tutti coloro che ne sono curiosi.

Per iscriversi è necessario accedere alla piattaforma tramite il seguente link:

le Ludoscritture della Scuola di Narrazione Melisirio




Scuola di Narrazione Melisirio – I percorsi strutturati e i servizi editoriali

I percorsi strutturati e i servizi editoriali

La Scuola di Narrazione Melisirio propone oltre ai percorsi base dei percorsi strutturati e alcuni servizi editoriali.

In particolare:

Percorsi di formazione e aggiornamento professionale per insegnanti e personale educativo di ogni ordine e grado per l’approfondimento della pedagogia narrativa, della documentazione biografica e per la valorizzazione delle buone pratiche didattiche;

Percorsi individuali per la definizione del metodo di studio personale rivolti ai ragazzi e alle ragazze a partire dalla scuola secondaria di primo grado e a coloro che devono prepararsi per concorsi o prove selettive;

Servizi editoriali e redazionali per la definizione di testi di ogni natura.

 

Per informazioni sui percorsi strutturati e i servizi editoriali scrivere a ludoscrittura@gmail.com o compilare il form alla pagina Contatti.

Vi verrà inviata una volta al mese la Newsletter Melisirio con tutte le novità sulle proposte e le presentazioni.

Vi aspetto Manuela




Doni di documentazione. Corso on line per insegnanti ed educatrici

Doni di documentazione. Corso di formazione on line

Procede la piacevole collaborazione della Scuola di Narrazione Melisirio con la piattaforma formativa Percorsi formativi 0/6, un importante portale nazionale dedicato principalmente, ma non solo, alle insegnanti e agli educatori della prima infanzia.

Il corso Doni di Documentazione si svolgerà il sabato mattina on line il 6 maggio, il 13 maggio e il 27 maggio 2023 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Un percorso di formazione sulla documentazione biografica che si pone l’intento di offrire un tempo e un luogo dedicato per fare pratica con la narrazione, l’ascolto e la scrittura.

La modalità di lavoro sarà laboratoriale e interattiva per consentire a tutti e a tutte di partecipare attivamente alla realizzazione dei ‘doni di documentazione’.
Si parte dall’esperienza professionale e dal desiderio di raccontare e documentare per giungere insieme a realizzare un ‘dono di documentazione’. Un oggetto che racconterà suggestioni della nostra storia professionale e didattica e che potrà trovare ampi utilizzi nel quotidiano educativo.

Una proposta originale che prende spunto dalle pratiche di documentazione, dal volontariato della memoria e dalla cura della relazione biografica tra pari.

Il corso Doni di Documentazione si rivolge ad educatrici, educatori, insegnanti, coordinatrici/tori, pedagogisti, studenti e chiunque sia interessato ai temi dell’educazione e della documentazione.

Per iscriversi cliccare sul link  Doni di documentazione della Scuola di Narrazione Melisirio




L’angolo dei suggerimenti – Testi d’approfondimento

L’angolo dei suggerimenti. Testi d’approfondimento

Eccoci al consueto appuntamento mensile per proporre e raccontare libri, articoli, suggestioni letterarie, biografie, storie di autori e autrici, raccolte di podcast a tema, newsletter innovative.

Un’occasione per arricchire le nostre letture e trovare insieme nuovi spunti di riflessione.

Oggi parleremo di un testo speciale. Un testo pubblicato da poco e del quale si parla già molto.

Si tratta di:

Franco Arminio (2023), Sacro Minore, Einaudi, Torino 

Seguo Franco Arminio da tempo, sono iscritta alla Casa della Paesologia e lì ho intrecciato pensieri, emozioni, volontà profonde. I suoi testi arrivano al cuore e ad un sentire profondo e autentico e spesso li ho utilizzati e li utilizzo nei percorsi formativi che conduco.

La ricerca del Sacro minore è un ulteriore e prezioso spunto per soffermarsi e ricercare.

Condivido le parole di Andrea di Consoli che compaiono sulla quarta di copertina.

Il sacro quotidiano, minuscolo, persino
minimo. Il sacro dei nostri corpi
che si incrociano, e si incastrano,
e si allontanano, quaggiú sulla terra.
«La poesia di Arminio nasce tutta nel “qui” dei corpi e della
geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata
evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato
giú in un realissimo “qui”, costretto a svelarsi e adattarsi
nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un’umile
bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema
per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo
vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro
minore un calibrato e assai originale breviario poetico
con l’intento struggente di affermare il sacro unicamente
con quello che c’è intorno a noi: un filo d’erba, una lumaca,
una radiografia. Cosí dicendoci che non solo è possibile ripensare
il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente.
Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare».
Andrea Di Consoli




Dante. Quando la parola scritta canta

Dante. Quando la parola scritta canta

Il 25 marzo è il Dantedì,  il giorno che ricorda i 700 anni dalla morte del sommo poeta.

Dantedì che bel neologismo. Grazie al professore Francesco Sabatini per aver coniato questa nuova parola in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. Una parola tutta italiana che fa un po’ il verso al Dante Day, prima proposta anglofona.

Una data che il Consiglio dei Ministri ha proclamato Giornata Nazionale di Dante.

Non è possibile non ricordare Dante in questa giornata. Quante frasi celebri e quanti passaggi della Divina Commedia ci accompagnano nello scorrere dei giorni richiamandoci ad una sapienza antica ma sempre attuale.

La bellezza di Dante si amplifica secondo me, ma non credo di essere l’unica ad esserne convinta, nella lettura a voce alta. Quanti attori e artisti si sono cimentati nella lettura dei suoi versi.

Nella lettura a voce alta sembra che la parola scritta risuoni come in un canto, prenda forma e corpo e come l’acqua di un ruscello sembra gorgheggiare tintinnando passando di sasso in sasso, di strofa in strofa.

Ho sempre amato leggere Dante a voce alta, anche da sola quando lo studiavo alle Superiori.

Così come del resto mi piace quando scrivo sentire poi la voce delle parole scritte leggendo ad alta voce.  Mi pare, ascoltandomi, che se il suono non è bello e armonioso così anche lo scritto non riesca a rendere bene il pensiero, non si esprima al massimo e alla fine non riesca a catturare l’attenzione del lettore. 

E così è tutto un rincorrersi tra scrivere e leggere a voce alta e riscrivere e rileggere ad alta voce. 

Un leggere a voce alta che spesso mi ha creato qualche problema, sempre alla ricerca di luoghi ove poter leggere e rileggere senza disturbare alcuno o dare adito a buffi commenti.

E ora ripenso a Dante e ai suoi versi e mentalmente li ripasso ma solo pronunciandoli ad alta voce li assaporo completamente e pienamente e ne sento il suono canterino.

Provare per credere.

Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza