Laboratorio di Architettura letteraria

Laboratorio di Architettura letteraria alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Un affascinante Laboratorio di Architettura letteraria condotto dall’Architetto Matteo Pericoli si è svolto a Torino dal 16 al 19 novembre 2017 . Una proposta concentrata nel tempo e nello spazio, nell’ampio e luminoso atelier didattico della Fondazione.

Una bellissima esperienza formativa alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.

Il Laboratorio di Architettura letteraria ha coinvolto una ventina di partecipanti tra architetti, lettori, scrittori e appassionati di pratiche di contaminazione tra le varie arti. 

Ho avuto la fortuna di essere una di questi.

La sfida trasformare o ridisegnare un testo, scelto tra quattro proposti, generando una forma solida che divenisse edificio reale, con una sua fattibilità e una sua funzione. Quattro giorni intensi e affascinanti. Confronti serrati sulle forme e i loro significati, le parole che si materializzano e termini tecnici che tornano parole, riutilizzabili altrove.

Grazie ad Elisa, Elena e Giulia, preziose compagne di banco con le quali abbiamo trasformato il testo enigmatico e affascinante di Hemingway Colline come elefanti bianchi in un cannocchiale panoramico sospeso sullo strapiombo di un canyon e grazie alle quali un nuovo testo si è generato che ha accompagnato l’opera nella presentazione finale nel book shop della Fondazione Sandretto.

 

Grazie a Matteo, istrionico e suggestivo conduttore, dall’esperienza internazionale, visionaria e libera, a Giuseppe, attento e ironico tutor narrativo e ad Anna Maria, affabile padrona di casa che ci ha accompagnato nelle altalene creative.

 

Il lavoro è stato intenso, bello e significativo. Una particolare attenzione è stata posta alle tematiche dell’accessibilità alle pratiche laboratoriali per le persone non vedenti che hanno potuto partecipare al laboratorio.

 

Confrontarsi con altre competenze, professionalità ed esperienze è stato entusiasmante ed arricchente e, ciliegina sulla torta, il nostro modello, il mitico cannocchiale panoramico alla Hemingway, è ora esposto nella vetrina dello studio di architettura NB Architetti in via Saluzzo 28/c.

Senza parole e molto contenta.

Grazie a tutti

Per maggiori informazioni sull’esperienza proposta:

Matteo Pericoli

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

 

 




Mi ricordo – L’archivio di tutti

Mi ricordo – L’archivio di tutti 

Mi ricordo – L’archivio di tutti è un progetto ideato dall’Archivio del Cinema d’Impresa di Ivrea per la raccolta, la digitalizzazione e la diffusione di video familiari in formato 8, super 8, 16 e 24 mm.

Il progetto ha una diffusione regionale ma non solo, presto partirà la campagne di raccolta in Valle d’Aosta.

Il progetto si realizza grazie alla collaborazione con varie istituzioni culturali pubbliche e private presenti sui territori oggetto delle campagne di raccolta e che hanno tra i loro obiettivi la raccolta e la custodia delle fonti e dei patrimoni storici.

L’Archivio Storico della Città di Torino ha aderito alla proposta di collaborazione.

Durante la Notte degli Archivi del 15 settembre 2017, evento ideato per aprire i depositi degli Archivi a tutti i cittadini, è stato presentato un primo documento video realizzato grazie al montaggio di alcuni frammenti raccolti durante la campagna e selezionati.

Il documentario narra parte della storia della nostra città nel periodo che va dal secondo dopoguerra agli inizi degli anni ’70, riportando alla memoria episodi connessi alla vita ordinaria dei cittadini e ai grandi eventi che hanno attraversato Torino.

Ne citiamo solo alcuni: Italia ’61 e la sua monorotaia, le manifestazioni per il lavoro e i diritti sociali, le domeniche dell’austerity, la doppia anima calcistica che da sempre accompagna Torino e che fronteggia le tifoserie granata e juventine, le giostre in Piazza Vittorio Veneto, le donne e i loro cambiamenti…

Molte le persone che hanno partecipato all’iniziativa riempiendo le sale allestite presso l’Archivio Storico della Città di Torino per l’occasione. La proiezione è stata preceduta da una presentazione dei responsabili dell’iniziativa che hanno definito e illustrato gli obiettivi e le caratteristiche del progetto Mi ricordo – L’archivio di tutti.

Molte le emozioni che si sono generate grazie alla visione del video e molte le partecipazioni di gratitudine e di sostegno raccolte al termine della proiezione.

Un invito a procedere e a sostenere le campagne di raccolta di materiali, solo apparentemente minori, che grandi potenzialità hanno nel raccontare e ricostruire la storia della nostra città, la bellissima ed intensa Torino.

Il video presentato durante la Notte degli Archivi è visibile sul sito del progetto.

 




NExsT si racconta

NEsxT si racconta

INDIPENDENT ART FESTIVAL dal 27 ottobre al 6 novembre 2016 – Torino

Veramente molto interessante e affascinate il progetto NEsxT.

Siamo accolti in un appartamento bianco in via Alessandria e gentilmente siamo introdotti a questo percorso di scoperta di nuove anime e pensieri artistici che popolano la nostra città.

Come non rimanere affascinati dai tenui ed insieme intensi acquarelli di Ernesto Leveque e dalla parole che corrono lungo fili invisibili che raccontano le nostre, a volte forsennate, navigazioni in rete di Enzo Bodinizzo. E poi, la calda bobina di lana lavorata a maglia di Liliana Macario. Ricordi d’infanzia incalzano come quando ancora le matasse si srotolavano aiutando le vecchine ponendo le nostre mani a paletta come due piccoli parti di un umano arcolaio.

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Rete (NET), nido (NEST) e futuro (NEXT): queste le tre anime di NESXT, che debutta a Torino durante la settimana delle arti contemporanee, il prossimo Novembre 2016, con una prima edizione manifesto.

ll progetto NESXT è un network internazionale rivolto alla produzione artistica e culturale indipendente informata da criteri di ricerca e innovazione: spazi no profit, collettivi, artist run spaces, associazioni e altre declinazioni.

Scarica la mappa per vedere le sedi espositive coinvolte.




Melisirio – testo finalista allo SCRIBA Festival di Bologna

MELISIRIO

allo SCRIBA Festival di Bologna

Ancora pochi giorni per partecipare all‘edizione 2016 dello SCRIBA Festival della scuola di scrittura di Carlo Lucarelli. Molte le possibilità di partecipazione. Il tema quest’anno è il viaggio declinato in sette sezioni: letteratura, bagaglio, souvenir di viaggi, luoghi inventati, musica, foto, cinema.

L’iscrizione è gratuita e tutti possono partecipare. Il termine per inviare via mail i testi è il 6 novembre 2016. Tra i vincitori delle sette sezioni verrà estratto un viaggio!

Vi lascio con un mio testo che arrivò in finale nell’edizione 2014 per la categoria COCKTAIL di fantasia, vincendo il secondo premio. Il cockatil Melisirio fu effettivamente realizzato durante la serata finale di premiazione a cura di un famoso barman bolognese ed oltre ad essere bevibile era … molto buono!

Magia della fantasia.

Se volete assaggiarlo…

Melisirio
XVI secolo, di probabile origine fiamminga, l’uso era diffuso tra i monaci ebaziani.

Prendi un fiocco di neve e una goccia di menta,
aggiungi radice di zenzero e una mela mai spenta, poi zucchero nero e sale di un pizzico,
mescola il tutto nel bricco sul fuoco del luogo.
E poi, aspetta, senza fretta, aspetta, scarpetta, aspetta, disdetta.
Si rapprende, si spegne, si fredda.
Nel mortaio si sbriciola, di polvere soffice, vola impalpabile,
bruna di caramello, rossa da fornello.
Ora sbatti veloce, nell’alcool che brucia si fonde,
nel ghiaccio si rompe, sorseggia di gusto
è Melisirio, il giusto.

La ricetta è quasi segreta, rimane questo breve scritto ritrovato nel monastero di Armamy al fianco di una tomba forse di un monaco, pergamena arrotolata insieme ad altre sbiadite. Il Melisirio sembra portasse sollievo e piacere nelle lunghe ore notturne dedicate alla preghiera e alla penitenza.
Gli si riconoscono, per averne sperimentato gli effetti, poteri di chiaroveggenza ed esaltazione mistica e forse proprio a Melisirio sono stati dedicati i versi oscuri e criptici, altrimenti incomprensibili, ritrovati scolpiti con ardore sulle pietre più antiche del monastero scuro “de melisirium maximum gaudium est ab secundo otre pacere et godere lumen verum est veritas divina”.

Melisirio
il cocktail che ti conduce al vero
se il cuore avrai
di attraversarne il mistero

 

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Living Library – il luogo dove le persone si fanno libri

Living Library – il luogo dove le persone si fanno libri

Grazie a Anna Pia, la mia libraia e raccoglitrice di storie.

libri-mare

Ultimatum

Manuela sogna una casa vicino al mare, accarezzata dal vento e profumata di sale. Un giorno, dal balcone della sua casa a Torino, scopre un nido di gabbiani su un comignolo. Da allora, ogni mattina, alla stessa ora, assiste al loro canto, li segue con lo sguardo mentre volteggiano nell’aria e, per un attimo, sembra di essere al mare. La casa è anche un luogo per sognare, la sua è diventata quasi magica. 

Come quella volta in cui rientrò dal viaggio in Scozia, aprì la porta e, quando entrò in cucina, trovo la casa invasa da… Che fare per avere la sua casa come prima? Uccidere? Basta un attimo per iniziare una guerra. Ci voleva una strategia. Un ultimatum…

Tratto dalla sinossi della Storia di Manuela Ultimatum

Narrata la serata del 30 settembre all’housing sociale di via Cigna 14 per Living Library – Torino Spiritualità