Venerdì 30 giugno alle ore 21.00 – Manuela Ravecca, titolare della Scuola di Narrazione Melisirio, presenta Valeria Tron alla Biblioteca di Luserna San Giovanni

Manuela Ravecca incontra e intervista Valeria Tron in occasione della presentazione del suo ultimo libro, L’equilibrio delle lucciole di Salani Editore.

Il libro, candidato al Premio Strega 2023, pone l’accento sull’elegia poetica del quotidiano, come lente di ingrandimento per ridimensionare lo sguardo sulle necessità dell’uomo. 

Valeria Tron è nata in Val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno. Cantautrice, è stata finalista al Premio Tenco. E’ illustratrice, mediatrice culturale e artigiana del legno.

Questo è il suo primo romanzo.

 

Venerdì 30 giugno alle ore 21.00 vi aspettiamo alla Biblioteca di Luserna San Giovanni.

L’incontro si terrà nella Sala Conferenze, Via Ex Deportati 22.

 




Laboratori narrativi individuali nella splendida cornice di Villa Olanda

Percorsi base

Nella splendida cornice di Villa Olanda a Luserna San Giovanni si sono avviati i Laboratori narrativi individuali proposti dalla Scuola di Narrazione Melisirio.

Desideri scrivere la storia di un tuo viaggio? Sei in pensione e vuoi raccogliere i momenti più belli del tuo lavoro? Vuoi regalare un ricordo speciale a una persona cara?

Insieme possiamo realizzare la tua idea.

Il laboratorio narrativo individuale è un percorso unico, specifico e originale.

Non sono richiesti requisiti particolari relativi alla scrittura. I laboratori si rivolgono a tutti e a tutte e si possono realizzare sia on line sia in presenza in Val Pellice.

É possibile realizzare il percorso in presenza negli accoglienti spazi di Villa Olanda, luogo denso di storia e di bellezza. Magnifico il giardino nel quale durante la bella stagione potremo realizzare i nostri incontri.

Se desideri abbinare il laboratorio individuale ad un soggiorno alla scoperta della Val Pellice avrai l’opportunità di soggiornare in sede presso l’Ostello di Villa Olanda, realizzato all’ultimo piano dello storico edificio.

Un piacevole fine settimana nel quale realizzeremo il modulo del laboratorio che insieme andremo a definire. Potrai condividere il soggiorno con le persone che desideri o goderti, in uno spazio accogliente e organizzato, una piacevole permanenza. 

Per informazioni sui Laboratori narrativi individuali e le altre proposte della Scuola di Narrazione Melisirio potete scrivere a ludoscrittura@gmail.com o compilare il form alla pagina Contatti.

Vi verrà inviata una volta al mese la Newsletter Melisirio con tutte le novità sulle proposte e le presentazioni.

Vi aspetto Manuela

foto di copertina: cartolina storica di Villa Olanda




Doni di documentazione. Corso on line per insegnanti ed educatrici

Doni di documentazione. Corso di formazione on line

Procede la piacevole collaborazione della Scuola di Narrazione Melisirio con la piattaforma formativa Percorsi formativi 0/6, un importante portale nazionale dedicato principalmente, ma non solo, alle insegnanti e agli educatori della prima infanzia.

Il corso Doni di Documentazione si svolgerà il sabato mattina on line il 6 maggio, il 13 maggio e il 27 maggio 2023 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Un percorso di formazione sulla documentazione biografica che si pone l’intento di offrire un tempo e un luogo dedicato per fare pratica con la narrazione, l’ascolto e la scrittura.

La modalità di lavoro sarà laboratoriale e interattiva per consentire a tutti e a tutte di partecipare attivamente alla realizzazione dei ‘doni di documentazione’.
Si parte dall’esperienza professionale e dal desiderio di raccontare e documentare per giungere insieme a realizzare un ‘dono di documentazione’. Un oggetto che racconterà suggestioni della nostra storia professionale e didattica e che potrà trovare ampi utilizzi nel quotidiano educativo.

Una proposta originale che prende spunto dalle pratiche di documentazione, dal volontariato della memoria e dalla cura della relazione biografica tra pari.

Il corso Doni di Documentazione si rivolge ad educatrici, educatori, insegnanti, coordinatrici/tori, pedagogisti, studenti e chiunque sia interessato ai temi dell’educazione e della documentazione.

Per iscriversi cliccare sul link  Doni di documentazione della Scuola di Narrazione Melisirio




L’angolo dei suggerimenti – Testi d’approfondimento

L’angolo dei suggerimenti. Testi d’approfondimento

Eccoci al consueto appuntamento mensile per proporre e raccontare libri, articoli, suggestioni letterarie, biografie, storie di autori e autrici, raccolte di podcast a tema, newsletter innovative.

Un’occasione per arricchire le nostre letture e trovare insieme nuovi spunti di riflessione.

Oggi parleremo di un testo speciale. Un testo pubblicato da poco e del quale si parla già molto.

Si tratta di:

Franco Arminio (2023), Sacro Minore, Einaudi, Torino 

Seguo Franco Arminio da tempo, sono iscritta alla Casa della Paesologia e lì ho intrecciato pensieri, emozioni, volontà profonde. I suoi testi arrivano al cuore e ad un sentire profondo e autentico e spesso li ho utilizzati e li utilizzo nei percorsi formativi che conduco.

La ricerca del Sacro minore è un ulteriore e prezioso spunto per soffermarsi e ricercare.

Condivido le parole di Andrea di Consoli che compaiono sulla quarta di copertina.

Il sacro quotidiano, minuscolo, persino
minimo. Il sacro dei nostri corpi
che si incrociano, e si incastrano,
e si allontanano, quaggiú sulla terra.
«La poesia di Arminio nasce tutta nel “qui” dei corpi e della
geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata
evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato
giú in un realissimo “qui”, costretto a svelarsi e adattarsi
nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un’umile
bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema
per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo
vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro
minore un calibrato e assai originale breviario poetico
con l’intento struggente di affermare il sacro unicamente
con quello che c’è intorno a noi: un filo d’erba, una lumaca,
una radiografia. Cosí dicendoci che non solo è possibile ripensare
il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente.
Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare».
Andrea Di Consoli




L’angolo dei suggerimenti. Testi d’approfondimento

L’angolo dei suggerimenti. Testi d’approfondimento

Eccoci al consueto appuntamento mensile per proporre e raccontare libri, articoli, suggestioni letterarie, biografie, storie di autori e autrici, raccolte di podcast a tema, newsletter innovative.

Un’occasione per arricchire le nostre letture e trovare insieme nuovi spunti di riflessione.

Oggi parleremo di un testo speciale. Un testo pubblicato da poco e che già ha fatto molto discutere.

Si tratta di:

Vito Mancuso, I quattro maestri, edizione Garzanti, novembre 2020, Milano.

Seguo le opere di Vito Mancuso da un po’ di tempo e sapevo che stava preparando un testo importante, frutto di  molti anni di studio e di ricerca. Un testo comparativo che vede nella necessaria analisi delle fonti storiche la base di partenza per una riflessione più ampia. Un contributo filosofico certo ma anche spirituale e religioso.

Nel testo di Vito Mancuso si parla di quattro figure fondamentali del pensiero. Una traccia che attraversa le culture, i territori, il tempo e che diviene globale, universale.

Una traccia che giunge a noi e che ci pone spettatori di un confronto mirabile tra le vite e le riflessioni di quattro grandi pensatori e uomini di valore: Socrate, Buddha, Confucio e Gesù.

Il viaggio e il confronto esplora temi e punti di vista ricorrenti nell’incessante interrogarsi degli esseri umani. 

In questo ambito vorrei soffermarmi in particolare su un aspetto che Vito Mancuso affronta quasi subito nel testo: la relazione tra il discepolo e il maestro. 

A pagina 24 a tal proposito così afferma:

… per me le due essenziali condizioni perché si possa oggi accettare un maestro e concepirsi come discepoli sono le seguenti: 1) che si tratti di più di un maestro, e non di uno solo; 2) che si tratti di maestri provvisori, e non definitivi. Vale a dire: maestri si, ma plurali e provvisori.”

Questo pensiero risuona ed evoca convinzioni profonde che spaziano nei territori della pratica terapeutica e della formazione educativa. Tralasciando la pratica terapeutica che non è ambito di riferimento della restituzione biografica,  ritengo però molto importante evidenziare e sottolineare quest’aspetto nell’ambito formativo. 

Nei percorsi di formazione è fondamentale ricordarsi che si lavora per l’autonomia di colui che partecipa al percorso e che ogni step formativo deve chiudere il cerchio dell’affidarsi e dell’emanciparsi senza generare pericolose dipendenze o stati di sospensione.

Sapere di essere uno dei tanti che si propone nell’ambito formativo è salvifico anche per il formatore che si riconosce in un orizzonte di senso plurale e provvisorio.

Grazie Vito Mancuso per avercelo ricordato.